Romano Madera, La carta del senso. Prospettive.

 

Esplorò la sua anima con un telescopio. E tutto quanto vi appariva irregolare egli vide e dimostrò essere splendore di costellazioni. E aggiunse mondi e mondi nascosti alla coscienza.

S. T. Coleridge

 

È possibile riabilitare il senso originario della filosofia intesa come pratica, come modo di vita, come via percorribile oggi, accanto ad altre discipline? Romano Màdera, analista filosofo e professore ordinario presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, indaga con il suo libro “La carta del senso. Psicologia del profondo e vita filosofica” (Raffaello Cortina, 2012) l’intreccio tra filosofia e psicanalisi nel metodo dall’analisi biografica a orientamento filosofico.

Nel crocevia tra psicologie del profondo e pratiche filosofiche Màdera spiega come, a partire da un certo tipo di indagine psicanalitica di stampo junghiano, il filosofo pratico può, con la sua vocazione e la sua professionalità, aggiungere competenze e aprire nuove strade con una praxis che ha le sue radici nella filosofia antica, in un discorso filosofico che coincide con un modo di vivere. Viviamo in un’epoca di grande disorientamento, e la filosofia così intesa può, come dice Pierre Hadot, “trasformare la nostra percezione del mondo”, operare una vera e propria conversione dell’io in senso morale ed etico.

Il punto di incontro con la pratica psicanalitica è l’importanza del linguaggio simbolico come espressione della psiche e come potente strumento per attivare questa trasformazione. La domanda sul dolore che affligge l’essere umano è quella fondamentale: viviamo in un’epoca in cui una “psicopatologia generale dei sani” affligge tutti, perché il “desiderio” non è più “desiderio di”, non ha più un orientamento autentico. Risposte sbagliate a bisogni fondamentali non fanno altro che amplificare un desiderio che si riproduce all’infinito, svuotato, e che provoca sentimenti di inadeguatezza, mancanza e disgregazione. Religione, filosofia, psicanalisi e politica sono ambiti in cui non c’è analisi critica dei meccanismi che agiscono, nei quali si esprime la crisi dello spirito del tempo, e che alimentano questa coazione nevrotica del desiderio e le sue patologie. Il metodo di analisi proposto da Màdera, definito “mitobiografico”, si delinea come una pratica dell’analista filosofo che mira a costruire la rete di significati e di simboli attraverso la quale l’uomo comprende se stesso e il mondo a partire dalla sua dimensione individuale e storica, dalla sua biografia, che diventa racconto, cioè autobiografia riflessiva, e che nella consapevolezza ritrova le sue radici mitiche e si fa, appunto, mitobiografia.

Nel nesso biografia-storia-mondo l’analisi ha come presupposto una concezione della psiche che, in uno spazio e in un tempo determinati storicamente, si ponga come interfaccia tra la natura biologica dell’uomo e la storia sociale.

Si esce così dai meandri di una pratica psicanalitica vittima della teoria della sublimazione, alla ricerca di un “disturbo” dell’anima avvolto da un’aura misteriosa, che bisogna tradurre faticosamente in linguaggio logico concettuale per risolverlo e guarire. L’analista filosofo non tende qui ad alcuna idea di "guarigione", quanto piuttosto al riconoscimento del mito che agisce nel racconto della vita di ogni singolo individuo e che può essere riconosciuto come costellazione di un senso che manca. Quello che emerge è la verità del vissuto in tutta la sua potenza simbolica che trasforma la percezione perché apre alle forme della trascendenza: verso la verità (contro l’autoinganno), verso gli altri e verso il mondo (sentimento oceanico). La verità simbolica si avvicina di più alla vita e il tempo di vita (presente e futuro), nel racconto, diventa decisivo in un processo di revisione, di riconoscimento e di rinnovata espressione di sé. Gioco della sabbia ed esercizi spirituali della filosofia antica diventano per l’autore strumenti di lavoro in cui psicologia del profondo e filosofia si incontrano e si arricchiscono a vicenda per aprire una rinnovata dimensione di senso della vita dell’uomo.